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Ma le rivoluzioni non sono mai di velluto.

Il mio sogno tanto atteso, ora e՝ visto in Lei e nella Sua meravigliosa scuola di Vita.

Scultore, poeta,giornalista, professore, scrittore, insegnante, padre di quattro figli Massimo Lippi. Una conversazione-lettera con Vighen Avetis, che mi ha scoperto con Firenze, e la lettera nella mia mente, ho lasciato Yerevan nel nostro Centro Mediativo e con un gruppo di amici sebastazi da Echmiadzin-Ashtarak-Ambert-Aygeshat,Voskehat e la sera siamo entrati a Yerevan.

Studi di patria nella scuola della Vita. In Echmiadzin abbiamo camminato dalla Chiesa della Santa
Madre, dove ci siamo fermati per l’ultima volta.Gliel’ho detto,lo il mio promesso imperfetto, accompagnati da noti artisti-cittadini di Echmiadzin diventati amici Harutyun Harutunyan e Ghazar
Mirzoyan siamo entrati in Romanos Melikyan strada, dove vivevano Romanos,Yeghishe Tadevosyan, Hovhannes Hovhannisyan, Makar Ekmalyan, Gusan Shirin. E՝ incredibile l’aspetto di oggi della strada,
come i nostri trent’anni. La gioia del rumore,la composizione della musica di oggi…

Stavo publicando con Vighen in quei giorni, che i giornali si riferiscono deliberatamente ai giorni come “Rivoluzione di velluto”. Ma le rivoluzioni non sono mai di velluto. Questa parola e՝ espressiva, ma …frettolosa. 

A quelli che dicono cosi՝a loro non piace il loro vero destino e la Terra Santa dell’Armenia al Sole.E՝ importante non far rivivere gli antichi, ma la realizzazione del destino.
Massimo Lippi